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Spirito Allegro
(Blithe Spirit)
di Noël Coward

 

Sinossi
 

"Spirito Allegro" (titolo originale: "Blithe Spirit") è una commedia brillante scritta da Noël Coward nel 1940. La trama ruota attorno a Carlo, un romanziere che, per raccogliere materiale per il suo prossimo libro, organizza una seduta spiritica presso la sua abitazione. L'evento è condotto dalla bizzarra medium Madame Arcati e con il coinvolgimento involontario della servitù domestica. Durante la seduta, avviene un imprevisto: viene evocato lo spirito di Elvira, la defunta prima moglie di Carlo. Elvira è uno spirito dispettoso e decide di rimanere nella casa per tormentare Carlo e la sua attuale moglie, Ruth. La situazione si complica ulteriormente quando Elvira cerca di causare la morte di Carlo per poter stare con lui nell'aldilà, ma per errore provoca la morte di Ruth, che si unisce a lei come spirito.

La commedia si sviluppa attraverso una serie di malintesi e situazioni comiche, fino a una risoluzione finale sorprendente e divertente.

Note di Regia
(di Simone Buffa)

La messa in scena di "Spirito Allegro" si regge su una recitazione particolarmente dinamica e vivace, in linea con la brillante ironia della commedia. La storia vede Ruth e Carlo invitare la medium Madame Arcati per una seduta spiritica, con l'intento di raccogliere spunti per un romanzo. Tuttavia, questo 'gioco' si trasforma presto in un 'incubo' per Carlo, con conseguenze visibili e tangibili. L'ambientazione scenografica richiama un raffinato salotto inglese degli anni '40, e questa scelta stilistica retrò sarà arricchita da una colonna sonora di musica classica, che accompagnerà e sottolinea i momenti chiave della commedia. Gli effetti illuminotecnici hanno un ruolo cruciale nel creare le diverse atmosfere in cui si dipana la matassa. "Spirito Allegro" offre uno sguardo dissacratorio su un matrimonio apparentemente felice, che attraversa rocamboleschi pericoli ectoplasmici per diventare un'unione consapevolmente felice. Un'ora e mezza dedicata al divertimento, con la certezza che una risata buona resterà con il pubblico anche dopo aver lasciato il teatro.

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