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Paolo e Francesca
di Francesca Bruni
Sinossi

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La tragedia "Paolo & Francesca" è un'opera che si nutre di passione, destino e scelte fatali, tessendo una narrazione potente e commovente. Sviluppandosi tra le mura di Ravenna e Rimini nel XIII secolo, il dramma si infiamma con il proibito amore tra Francesca da Polenta e Paolo Malatesta, sullo sfondo di una società medievale rigida e spietata.Francesca, una donna di spirito e bellezza, è costretta in un matrimonio senza amore con Gianciotto Malatesta, un uomo descritto come duro e inflessibile. Il cuore di Francesca, tuttavia, viene conquistato da Paolo, il cui aspetto e la cui anima dolce e appassionata si svelano nei loro incontri clandestini. Le loro anime si riconoscono e si intrecciano in battute cariche di sottintesi e passioni, come quando Paolo, sfidando il pericolo, confessa a Francesca: "E vi amo ancora come il primo giorno che vi ho vista.

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E se anche non potrò più avervi, non esiste dio del cielo e della terra che mi impedirà di amarvi per il resto della vita". È un amore che parla di eternità, di un legame che trascende la vita stessa, un amore che loro scelgono consapevoli del rogo eterno che li attende per la loro passione peccaminosa. Dante Alighieri emerge nella narrazione come testimone e cronista di questa storia d'amore tragica, simbolo della lotta eterna tra il dovere e il desiderio, tra l'adempimento sociale e la ricerca della felicità personale. Il poeta, con la sua presenza, sottolinea le scelte e le conseguenze che nascono dall'amore che sfida le convenzioni.Il climax della tragedia si consuma in un atto di sacrificio e protezione. Francesca, nel tentativo di salvare Paolo, si frappone tra lui e Gianciotto, venendo tragicamente ferita dal colpo mortale destinato al suo amante. La scena culmina con Paolo che, disperato, si getta su Francesca, chiamando il suo nome in un ultimo, disperato addio. "Non esiste amore che non trafigga mani e piedi" (Atto II, Scena 15), una battuta che riecheggia la fatale imbrigliatura che l'amore ha esercitato sui loro destini, li ha condotti verso il loro tragico finale.La tragedia si chiude lasciando l'eco di una domanda morale universale: vale la pena seguire il cuore quando il prezzo da pagare è così alto? "Paolo & Francesca" non offre una risposta semplice, ma invita lo spettatore a riflettere sulla complessità dell'esistenza umana, sulla capacità di amare e sulle scelte che definiscono la nostra vita.

 

 

 

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Note di Regia

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La regia di "Paolo & Francesca" si svolge in un'atmosfera che fonde la cruda realtà del Medioevo con l'oscurità e la complessità di serie come "Il Trono di Spade". Immaginiamo una scenografia che evoca le corti e i castelli dell'epoca, dove le luci giocano tra le ombre per creare uno spazio dinamico, rispecchiando il tumulto emotivo e sociale dei personaggi. La storia si dispiega in scenari che variano dalla stanza da letto di Francesca, avvolta in un velo di mistero e sospetto, fino ai luoghi più pubblici dove il pericolo e le trame politiche si intrecciano.La regia strizza l'occhio alla modernità attraverso una colonna sonora che, pur attingendo a strumenti e toni dell'epoca, li rivisita con arrangiamenti contemporanei, come sentire le antiche melodie attraverso il filtro del moderno. Musiche che evocano battaglie, intrighi e passioni scandiranno i momenti salienti, da brani epici e potenti fino a quelli più intimi e sofferti, accompagnando lo spettatore in un viaggio temporale.Il lavoro sugli attori punta all'espressione autentica delle emozioni. I dialoghi e i monologhi saranno interpretati con una verità che scava nel profondo, dove ogni sguardo e gesto rivela i pensieri non detti e i desideri nascosti. L'intensità delle scene sarà accentuata da coreografie precise, che nei momenti di passione si trasformeranno in danze seducenti e pericolose, simbolo del gioco amoroso che si svolge tra Paolo e Francesca.La regia non tralascia i dettagli scenografici suggestivi, come nel momento in cui la voce di Paolo si leva nel buio affermando "Non esiste amore che non traga mani e piedi", o quando la coreografia dei due amanti diventa un'espressione palpabile della loro passione proibita, svelata da movimenti che sembrano sospesi tra sogno e realtà.In questo contesto, il pubblico viene catturato in un'esperienza che è tanto visiva quanto emotiva, un teatro che diventa luogo di riflessione e specchio di passioni atemporali. La tragedia, così immersa in un'aura di antico e moderno, diventa un ponte tra le epoche, un dialogo tra il passato e il presente che lascia una traccia indelebile nell'animo dello spettatore.

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